
Il decreto sugli ecobonus è legge.Detrazione mobili ed elettrodomestici, come funziona il bonus
Detrazione mobili ed elettrodomestici, come funziona il bonus. Se ne parla ormai da qualche settimana e la notizia sta facendo il giro del web, per quanto riguarda l’approvazione da parte del Senato del Decreto sugli Ecobonus per la casa, che consentono di detrarre dall’Irpef il 50% delle spese sostenute per la ristrutturazione di un immobile.
Lo sgravio fiscale, come ormai tutti ben sapranno, è stato esteso anche all’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, a condizione che essi servano per arredare l’abitazione oggetto di ristrutturazione.
Di seguito chiariamo meglio come funziona la detrazione fiscale su di essi e chi ne può usufruire.
Prima di tutto, l’importo massimo ammesso all’agevolazione è pari a 10 mila euro e la relativa detrazione fiscale viene divisa in 10 anni ed in quote costanti.
E’ possibile acquistare mobili soltanto nuovi, come divani, letti, cucina, etc., oppure grandi elettrodomestici che rientrano nella categoria A+ o A per i forni, ma l’importo complessivo, lo ricordiamo, non deve superare il tetto massimo dei 10 mila euro.
Il beneficio in termini fiscali, dunque, sarà pari a 5 mila euro (il 50%), che permetterà di risparmiare 500 euro all’anno, ripartendoli, come prima accennato, in 10 quote annuali costanti.
Potranno usufruire del bonus sull’acquisto di arredamento ed elettrodomestici, proprietari di immobili, inquilini o comodatari, che nel frattempo effettueranno anche la ristrutturazione dello stesso a cui verrà intestata la fattura da scaricare.
Uno dei documento da fornire per usufruire della detrazione, infatti, è proprio la fattura, intestata a chi poi la richiederà, oltre alla ricevuta del bonifico, contenente specifici elementi.
Proprio in merito a questo, infatti, l’Agenzia delle Entrate ha fornito i primi chiarimenti, specificando che il contribuente potrà avere diritto alla detrazione del 50% sull’acquisto di arredamento ed elettrodomestici, eseguendo il relativo pagamento attraverso un bonifico postale o bancario.
Nello stesso bonifico, inoltre, dovrà essere indicata la causale del versamento (che viene già utilizzata per lo sgravio fiscale relativo alla ristrutturazione), il codice fiscale di chi richiede la detrazione e di chi beneficia del pagamento (in questo caso va bene anche la partita iva).
Il bonus relativo ai mobili va considerato in aggiunta al massimale previsto per i lavori di ristrutturazione, il cui tetto massimo di spesa è pari a 96 mila euro, ma è bene sottolineare che il Decreto in questione si riferisce a lavori di manutenzione straordinaria, per cui non si ha diritto alla detrazione sull’arredamento, se vengono effettuati lavori per ordinaria manutenzione dell’immobile.
Ricordiamo, infine, che tale bonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2013 e se ne potrà usufruire con data retroattiva, ovvero, a partire dalle spese sostenute da 26 giugno 2013.
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