
L’Agenzia delle Entrate è pronta a schiacciare il tasto che darà il via al sistema del “redditometro” . In effetti, proprio oggi verrà terminato il cosiddetto rodaggio e si provvederà ad accendere letteralmente il sistema. Questo significa che, come promesso dal Fisco, una prima lista di evasori fiscali verrà resa disponibile nel giro di pochi secondi. Il periodo preso in esame dal Fisco sarà quello degli ultimi 4 anni.
Il nuovo redditometro prenderà in considerazione solo le spese certe, vale a dire quelle già conosciute dal Fisco perché vengono comunicate all’Anagrafe tributaria o perché sono state indicate dal contribuente stesso in dichiarazione dei redditi.
Si tratta di spese sostenute direttamente dal contribuente o dal familiare fiscalmente a carico risultanti dall’Anagrafe tributaria o indicate dal contribuente stesso in dichiarazione dei redditi; le spese per elementi certi, ottenute applicando ai valori presenti in Anagrafe tributaria o, comunque, disponibili (come potenza delle auto, lunghezza delle barche) altri parametri ricavati per esempio da analisi degli operatori appartenenti ai settori economici; la quota relativa agli incrementi patrimoniali; la quota del risparmio formatasi nell’anno.
Tra le spese che saranno controllate subentrano quelle relative all’acquisto di un’auto, bollette, i bonus edilizi del 50% e del 65%. E ancora controlli per quanto concerne le spese sostenute per assicurazioni, barche, noleggi, palestre e per le spese sostenute dal contribuente documentate da fattura.
I primi ad essere scandagliati saranno i redditi del 2009, dichiarati nel 2010. Il sistema sarà in grado di ricostruire per ciascun contribuente le spese effettuate di cui l’amministrazione fiscale ha certezza e di metterle a confronto con il reddito dichiarato in quell’anno. E di evidenziare tutti i casi in cui la differenza è superiore al 20%, la soglia che fa scattare l’accertamento.
Se qualcosa non quadra, il contribuente sarà invitato a presentarsi negli uffici dell’Agenzia e già in questa primissima fase potrà dare le spiegazioni necessarie. Se il contribuente fornirà chiarimenti esaustivi l’attività di controllo basata sulla ricostruzione sintetica del reddito si esaurirà nella prima fase del contraddittorio.
In caso contrario saranno oggetto del contraddittorio “anche le spese medie rilevate dall’ISTAT (“spese ISTAT”), connesse all’appartenenza ad una determinata tipologia di famiglia che vive in una specifica zona geografica, per le quali il contribuente potrà utilizzare argomentazioni logiche a sostegno di una sua diversa rappresentazione della situazione di fatto”.
Il Fisco «accende» il redditometro – di Elisabetta Paladini
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