
Condono edilizio nel 2011. In questi giorni è stato presentato un emendamento nel decreto mille proroghe che, se approvato, riaprirebbe i termini del condono edilizio. Condono edilizio 2011 .
Condono edilizio 2011. Il condono darebbe la possibilità di sanare tutti gli edifici costruiti fino al 2003 presentando apposita domanda.
Vediamo cosa prevede nello specifico l’emendamento.
La domanda di sanatoria deve essere presentata entro il 31 dicembre 2011 e riguarda tutti gli abusi edilizi realizzati fino al 31 marzo 2003. Di conseguenza ciò comporterà la sospensione di tutti i procedimenti sanzionatori in corso ma anche di quelli già passati in giudicato. Persino chi si è visto rifiutare precedentemente la sanatoria potrà ripresentare la relativa domanda.
Il testo non modifica solo la Legge n. 326 del 2003 introducendo la sanatoria per quelle opere abusive realizzate in aree tutelate dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, ma anche il Testo Unico dell’Edilizia (DPR 380/2001) nella parte in cui prevede l’ acquisto da parte del Comune e la demolizione per gli edifici costruiti in difformità o mancanza del titolo abilitativo, a meno che non si dimostri l’esistenza di prevalenti interessi pubblici.
Il testo dell’emendamento prevede anche la possibilità di destinare gli edifici condonati ad alloggi di edilizia residenziale pubblica che potranno poi essere concessi in locazione a canone concordato dopo aver verificato la sussistenza delle idonee condizioni igienico-sanitarie.
Inoltre, vi è la possibilità per i Comuni, attraverso un apposito regolamento, di dare la preferenza nella concessione della locazione a quelle famiglie, sprovviste di una casa, che nel momento dell’acquisizione occupavano l’immobile abusivo.
Si prevede che a seguito dell’approvazione dell’emendamento in Campania potrebbero essere sospese fino al 31 dicembre 2011 tutte le demolizioni di quegli edifici costruiti in violazione dei vincoli paesaggistici e utilizzati come prima casa da chi non ne possiede un’altra, mentre si conferma l’abbattimento di edifici abusivi comportanti un pericolo per l’incolumità pubblica e privata.
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