
Se si abita in un edificio condominiale e si intende installare un condizionatore bisogna valutare bene dove installare il relativo impianto dal momento che alcuni suoi componenti, come quello esterno, possono gravare su parti comuni dell’edificio. Condizionatori in condominio.
Condizionatori in condominio. Comunque prima di muoversi in tal senso occorre informarsi presso il Comune al fine di controllare se vi siano dei limiti o dei divieti all’installazione dei condizionatori. Limiti vi possono essere sicuramente nel caso in cui si abiti in un centro storico o in una zona di particolare interesse artistico. Infatti, in tal caso i regolamenti comunali potrebbero prevedere dei particolari limiti volti a salvaguardare l’estetica non solo del palazzo ma anche di tutto il centro storico. Ad esempio potrebbe essere previsto il divieto di installare alcuni componenti del condizionatore all’esterno dei balconi o sopra i terrazzi oppure potrebbero essere previste delle distanze minime da rispettare o il divieto di dirigere i flussi di aria calda verso gli appartamenti altrui o ancora dei limiti ai rumori che i condizionatori possono produrre.
Dopo aver controllato i regolamenti comunali e chiesto la relativa autorizzazione all’installazione bisogna informare l’amministratore e l’assemblea condominiale. Occorre comunque sapere che il regolamento di condominio non può impedire al condòmino l’installazione di un condizionatore, ma può benissimo prevedere modalità particolari di installazione.
Ad esempio il regolamento potrebbe prevedere l’obbligo di dipingere gli elementi esterni dello stesso colore dell’edificio oppure il divieto di installare gli elementi esterni sulla facciata principale del palazzo.
Nel momento in cui si installa un condizionatore in un edificio condominiale bisogna tener presente l’art. 1120 del c.c. che stabilisce che il condòmino ha diritto di usare le parti comuni, a patto che non ne impedisca l’utilizzo agli altri e paghi a sue spese l’intervento. Inoltre, qualsiasi opera posta in essere dal condòmino non deve alterare la sicurezza, la statica ed il decoro architettonico dell’edificio. Per quanto concerne il decoro architettonico la Corte di Cassazione è intervenuta per chiarire cosa si intenda per esso. Con sentenza del 2003 ha stabilito che un condizionatore troppo voluminoso sul muro perimetrale viola l’art. 1120 del c.c. Anche se non vi siano dei parametri fissi da rispettare, per stabilire se un dato intervento leda o meno il decoro dell’edificio occorre valutare il caso concreto e le caratteristiche dell’impianto nonché il suo posizionamento.
Le distanze da rispettare
Quando occorre installare un condizionatore sul muro perimetrale di in un edificio condominiale bisogna rispettare delle distanze. Ai sensi dell’art. 907 del c.c. il condizionatore non può essere montato ad una distanza inferiore di 3 metri dalle finestre e dai terrazzi del piano superiore al fine di non ostacolare la vista verso il basso ai condomini che abitano al piano di sopra.
Le acque di scolo
Ai sensi dell’art. 908 del c.c. bisogna fare in modo che le acque di scolo, in questo caso quelle di condensa del condizionatore, non cadano sul balcone o sulla finestra del piano sottostante, ma rimangano nella propria abitazione. A tal fine alcuni regolamenti comunali prevedono che le acque vengano fatte defluire direttamente nelle grondaie del palazzo.
Qualora si vogliano inserire nel regolamento condominiale i criteri per l’installazione del condizionatore occorre chiedere all’amministratore di mettere all’ordine del giorno la discussione sul caso e che tali criteri siano poi approvati dalla maggioranza dei condomini intervenuti all’assemblea e che rappresentino la metà dei millesimi del condominio. Qualora invece si voglia vietare del tutto l’installazione di tali impianti occorre l’unanimità dei condomini.
Qualora un condizionatore di un condòmino rechi disturbo al vicino, peggiorando la sua qualità della vita ( ad esempio l’aria calda del condizionatore entra nell’appartamento del vicino o il ronzio dell’impianto è troppo forte), è possibile tutelarsi in vari modi.
Come prima cosa conviene sempre fare presente il problema dapprima direttamente al vicino interessato, poi all’amministratore di condominio per vedere se il problema può essere risolto bonariamente. In caso di esito negativo si può ricorrere alla Asl o al giudice.
Nel primo caso occorre presentare un esposto all’Asl competente. Attenzione però che il compito della Asl non è quello di verificare che il rumore provochi disagi o disturbi al singolo, ma che il rumore prodotto dal condizionatore superi i limiti di legge sulle emissioni sonore.
Nel secondo caso, prima di adire il giudice, conviene spedire al vicino rumoroso un diffida scritta con raccomanadata a/r. Se non si risolve il problema, si può fare ricorso al giudice di pace perché decida se nel caso in esame i rumori superino la normale tollerabilità.
Qualora le immissioni violino le norme del c.c e quelle di legge, il proprietario dell’impianto è tenuto al pagamento di sanzioni amministrative e penali, nonché al risarcimento del danno eventualmente provocato al vicino.
Se poi il disturbo arrecato è così grave da integrare l’ipotesi di reato e quindi tale da violare l’art. 659 del c.p. (disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone), bisogna presentare una querela ai Carabinieri o alla Polizia.
come deve considerarsi il caso di un ventilatore esterno di un impianto di condizionamento appoggiato su un terrazzino compreso tra il mio appartamento e quello del vicino proprietario dell’impianto, entrambi sullo stesso piano? Ventilatore posto a 1,2 metri sotto un mio finestrino che si affaccia sul terrazzino stesso e meno di 2 metri da una mia finestra posta sulla facciata che fronteggia quella del vicino? ventilatore che soffia aria surriscaldata tra le facciate dei due appartamenti che si fronteggiano ad una distanza di poco più di 2 metri, in un
Centro Storico?
Vi ringrazio per la risposta
Enzo Calvi
Può un condomino installare al piano terra un gruppo di raffreddamento e riscaldamento all’interno del suo locale ed espellere l’aria calda attraverso una finestra senza vetro all’interno di un pozzo luce comune dove insistono vani adibiti a cucine dei condomini?
Grazie
Fabio CIONI scrive:
Quanto spazio deve esserci tra la macchina del mio condizionatore e l’inizio del terrazzo del mio vicino(per l’emissione dell’aria calda che emette la macchina)
Grazie