
Purtroppo a volte si registrano casi di “bollette pazze”, di fatture per l’energia elettrica milionarie intestate a famiglie che magari sono fuori all’estero da diverso tempo. In questi casi come bisogna comportarsi? A giungere in soccorso di questi episodi poco gradevoli, specie in periodi di profonda crisi, è l’Aduc.
Come spiegano gli esperti, in caso di bolletta anomala, la fattura la si deve contestare prima della sua scadenza, altrimenti il malcapitato potrebbe diventare anche moroso e la sua situazione si complicherebbe ulteriormente.
La “bolletta pazza” si può contestare rivolgendosi presso il punto energia della società venditrice o inviando una raccomandata A/R elencando quelli che si ritengono le irregolarità della fattura.
In quest’ultimo caso, l’utente dovrebbe comunque verificare un po’ di dati: effettuare la lettura del proprio contatore e il suo funzionamento. Se il contatore segna meno di quanto è richiesto in fattura, va segnalato e chiesto il ricalcolo o se ci si accorge che il contatore è difettoso va fatto presente in modo che sia sostituito.
Se invece ci si trova di fronte a una fattura di conguaglio, bisogna verificare che non ci siano consumi “stimati”, ma solo effettivi. Come consiglia l’Aduc, “dopo si dovrebbe fare il controllo con ciò che dice il proprio contatore, se i consumi riguardano un lasso di tempo di oltre un anno si può chiedere l’indennizzo riguardante il mancato rispetto dello standard di qualità che obbliga la società ad effettuare almeno una lettura una volta l’anno”.
Bollette pazze? Ecco come comportarsi – Elisabetta Paladini
Lascia un commento