
I colori rappresentano un tassello fondamentale del panorama percettivo. Possiamo ricevere stimoli più o meno positivi ed essere influenzati emotivamente da un ambiente proprio in funzione delle sue componenti cromatiche ed è quello che succede normalmente anche nei contesti naturali.
La grande varietà di tinte di un paesaggio primaverile, unitamente alla maggiore quantità di luce, ci trasmette gioia e vitalità. Per motivi analoghi, ci sentiamo pigri e malinconici osservando un paesaggio velato dal grigiore invernale.
Possiamo, in un certo senso, trasferire l’esperienza emozionale ricevuta dalle varietà cromatiche del mondo naturale, anche nel momento in cui ci accingiamo ad allestire gli interni della nostra casa.
La scelta degli abbinamenti e della quantità di colori non sarà sicuramente semplice, vista la complessità e la ricchezza del panorama coloristico, ma si potranno seguire alcuni semplici accorgimenti per evitare errori eclatanti.
I colori si distinguono in base a tre fondamentali caratteristiche: tonalità, intensità e saturazione.
La tonalità o tinta dipende dalle componenti di un colore e dalle percentuali che concorrono a costituirlo, visto che tutti i colori tranne quelli primari sono composti da mescolanze.
L’intensità riguarda invece la quantità di bianco presente e quindi da essa dipende la chiarezza o meno del colore.
La saturazione, infine, indica il grado di purezza del colore: maggiore è la saturazione più aumenta la brillantezza, minore è la saturazione più il colore tende al grigio. E’ inoltre da considerare che i colori si distinguono, in base alla differente frequenza d’onda emessa dai loro componenti, in caldi e freddi. I primi ( rosso, giallo, arancione, albicocca), assorbono una maggiore quantità di luce e occupano un maggiore spazio percettivo, quindi sembrano far ravvicinare le superfici che occupano; per questo motivo sono più adatti ad ambienti molto ampi. I secondi ( blu, viola, verde) danno la sensazione di allontanarsi tra loro e quindi possono aiutare ad ampliare la percezione di uno spazio di ridotte dimensioni.
Alla luce di una simile complessità si potrà intuire come sia vasta la gamma di alternative che si prospettano per comporre degli abbinamenti e quante siano le variabili da valutare.
In realtà non sarà necessario preoccuparsi troppo di quali siano i colori da scegliere per la nostra casa, visto che anche la natura non sceglie le sue tonalità in modo rigido; basterà partire da ciò che piace e che ci fa star bene. Ad esempio, quando ci si trova in un contesto che trasmette sensazioni positive, si potrà prestare molta attenzione ai dettagli cromatici, appuntandone le caratteristiche per poi cercare di ricrearle nel nostro ambiente domestico.
Ciò di cui si dovrà aver cura è che le nostre scelte si armonizzino bene con lo stile del nostro arredo: per esempio il prugna scuro, il rosso ed il verde sono tipici del periodo tardo vittoriano; il verde brillante connota lo stile Impero; l’arancione, il verde ed il crema caratterizzano gli anni trenta del Novecento.
Contemporaneamente si dovrà prestare attenzione alle dimensioni degli ambienti: i colori caldi, ad esempio, sono indicati a creare atmosfere più accoglienti e raccolte ma, come accennato, se disponiamo di piccoli spazi sarà preferibile cercare di ampliarli con tinte fredde.
Allo stesso modo si potrà riproporzionare uno spazio: ad esempio, in un corridoio troppo lungo e stretto si potrà colorare la parete di fondo con un colore caldo e quelle longitudinali con una tinta fredda; una stanza troppo regolare, in cui si vuole evitare l’effetto “scatola”, si potranno tinteggiare le pareti contigue con colori fortemente contrastanti come ad esempio i complementari.
Prima di mettervi al lavoro potrete cercare dei campioni dei colori scelti e accostarli, magari proprio nell’ambiente in cui dovranno essere inseriti, in tal modo ci si potrà fare un’idea dell’effetto ricercato.
A cura dell’Arch. Anna Lisa Pecora
annalisapecora(at)hotmail.com
www.architetturaeingegnerianapoli.org
Molto interessante, casa mia avrebbe davvero bisogno di qualche aggiustamento in questo senso. Che ne pensate dell’utilizzo dei colori sulla pavimentazione invece? girando un po’ in rete ho trovato questo ad esempio: http://www.fioranese.it/prodotti/colorlab-it (in basso ci sono le foto), mi è capitato raramente di vedere piastrelle su toni molto caldi o accesi, secondo voi danno un bell’effetto?